mercoledì 31 marzo 2010

Le scale

Montrèal si trova in mezzo ad una immensa pianura (beh, c'è il Mont Royal ma è poco più che una collinetta!), la prima volta che siamo venuti qui in aereo ci siamo guardati e ci siamo detti: ma dov'è che vanno a sciare , questi?? (poi arriva l'inverno e capisci, ma questa è un'altra storia, un altro post).
In mezzo a questo piattume continentale spiccano le scale: nelle case a due o tre piani non sistono gli ascensori, solo minuscole e tortuose scale, a volte dentro l'immobile a volte fuori (le tipiche scale del Quartier Latin).
Anche le case al piano terra hanno 4 o 5 scalini all'ingresso.
Direte: beh?
Rispondo: in un posto dove hanno la neve fissa da Novembre ad Aprile, ma perchè diavolo mettono tutte 'ste scale? Il problema grosso è che noi dobbiamo portarci in giro un pargolo con tanto di passeggino, su, giù, in metropolitana (niente ascensori e poche scale mobili), sugli autobus (niente muso davanti che si abbassa e pedana che esce come a Vancouver)... sbirciamo gli altri genitori e intanto sembriamo due schiavi che portano il baldacchino di qualche imperatore...
Meno male che per miglia e miglia, intorno, è tutto piatto...

venerdì 26 marzo 2010

Finalmente siamo arrivati!

Dopo 2 anni di attesa da quando abbiamo iniziato il processo di immigrazione in Canada, finalmente il 2 Marzo 2010 siamo atterrati a Montrèal e abbiamo iniziato la nostra avventura in Québec!
Sbrigate le pratiche di immigrazione (rapide e indolori) abbiamo preso un taxi enorme, dato il numero di valigie e annessi che ci portavamo appresso grazie soprattutto al membro più giovane della famiglia, e siamo arrivati al B&B in cui avevamo prenotato, per il primo mese, il cosiddetto "basement", o meglio la taverna per noi italiani, o meglio ancora lo scatinato :-)
Le padrone di casa sono due sorelle di carattere e aspetto diametralmente opposti: una è femminile, un pò svampita, parla con voce calma e quasi suadente; l'altra è un maschiaccio che lavora come carpentiere, parla con voce forte e tonante e si dice in grado di aggiustare qualsiasi cosa (e noi le crediamo!).
La zona è carina, anche se a prima vista non si direbbe, o meglio non proprio "carina" nel termine in cui lo intendiamo noi... beh, bisogna calarsi un pò nella mentalità del nordamerica e non aspettarsi certi scorci da paesello italiano, però è accogliente, le vie laterali sono costellate da tante belle casette che davanti hanno il loro bravo albero su cui corrono gli scoiattoli, ci sono certi Caffè molto carini che servono colazioni pantagrueliche e un mitico supermercato italiano, Esposito!!
Alla fine di Marzo, lasciando il seminterrato delle due sorelle, so già che proverò un pò di nostalgia per i carrelli di Esposito lasciati davanti all'uscita e che bloccano il tornello (soprattutto se hai un passeggino) e per il Caffè sulla Rue Sherbrooke, dove ci si può sedere e ammirare un pò di tranquilla fauna locale...